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Asse intestino-cervello: interazioni tra infiammazione intestinale e cervello

Una tematica di ricerca di interesse crescente negli ultimi anni è la comprensione dell’interazione tra l’intestino e il cervello (gut-brain axis), che studia il sistema di comunicazione bidirezionale fra i due organi.

asse intestino cervello

Una tematica di ricerca di interesse crescente negli ultimi anni è la comprensione dell’interazione tra l’intestino e il cervello (gut-brain axis), che studia il sistema di comunicazione bidirezionale fra i due organi.

Oltre alle vie di comunicazione neuronale, ci sono anche segnali immunitari, chimici e metabolici che coinvolgono anche il microbiota intestinale (l'insieme di tutti i microrganismi che popolano l'intestino).

Studi recenti hanno suggerito che alterazioni nella composizione del microbiota intestinale, note come disbiosi, possono essere associate a una serie di condizioni patologiche, come malattie metaboliche (obesità e diabete), malattie cardiovascolari, patologie autoimmuni, neurodegenerative e disturbi psichici cognitivi.

Il team del Laboratorio di Tecnologie Biomediche, autore di un articolo scientifico dello scorso anno[1] su questa tematica, è stato invitato dallo staff editoriale della rivista Neural Regeneration Research, a presentare un articolo prospettico per condividere ricerche e riflessioni con la comunità scientifica. Nell’articolo dal titolo “Gut-brain axis: does intestinal inflammation affect hippocampal neurogenesis and medulloblastoma development?”[2] il team ha potuto discutere nel dettaglio la complessa rete di segnali mediatori dell'infiammazione intestinale acuta e cronica e le loro interazioni con le diverse regioni del cervello, dimostrando la comparsa di neuroinfiammazine e alterazioni nella neurogenesi ippocampale.

Inoltre l’analisi del metaboloma fecale ha rivelato che in presenza di infiammazione intestinale si genera un’alterazione chimica del metabolismo degli degli amminoacidi, dei lipidi e della vitamina B1 (tiamina).
Questi risultati indicano che l'infiammazione intestinale non è un fenomeno isolato ma può influenzare il metabolismo dell'organismo, alterando i metaboliti che possono avere un impatto sul cervello e sulla salute cerebrale.

Non è stato ancora possibile dimostrare con chiarezza, in questo sistema, se la perturbazione di questo asse sia interessata direttamente all'insorgenza di tumori cerebrali, come il medulloblastoma, sebbene questa ipotesi sia ad oggi accreditata in relazione a tumori del tratto gastrointestinale.

In conclusione gli autori sottolineano come questi modelli sperimentali siano strumenti preziosi per studiare i meccanismi che regolano le interazioni tra l'infiammazione intestinale e il cervello, utili per individuare nuove strategie terapeutiche per mitigarne gli effetti, reintegrando correttamente la flora batterica, oppure usando farmaci di nuova generazione o anche molecole di origine naturale.


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Redazione Divisione Biotecnologie
Ultimo aggiornamento: 20 Luglio 2023