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Campi elettrici pulsati: selettività di azione per una terapia mirata nel trattamento dei tumori

L'ENEA studia applicazioni innovative dei campi elettrici pulsati ultra-brevi per il trattamento dei tumori recidivanti

campi elettrici pulsati nella terapia antitumorale

L’utilizzo dei campi elettrici pulsati ultra-brevi in ambito terapeutico è una realtà clinica già esistente, tuttavia, un promettente filone di ricerca che potrebbe portare ulteriori innovazioni nella cura del cancro riguarda lo studio degli effetti di questi segnali elettrici pulsati sulle cellule tumorali staminali normalmente responsabili dell’insorgenza tumorale, delle recidive della malattia e delle metastasi. In alcuni recenti studi in vitro effettuati presso il Laboratorio di Tecnologie Biomediche dell’ENEA-Casaccia è stato dimostrato che l’esposizione ad un protocollo specifico di campi elettrici ultra-brevi scatena un processo di morte nelle cellule staminali di tumori cerebrali, come il medulloblastoma e il glioblastoma, e al contrario attiva un processo di difesa nelle cellule cerebrali sane che le rende resistenti al trattamento. Analisi ultrastrutturali e molecolari hanno messo in evidenza che oltre alla membrana cellulare, l’esposizione ai campi elettrici ultra-brevi danneggia i mitocondri delle cellule tumorali in correlazione ai livelli di espressione di specifiche proteine di membrana che caratterizzano il livello di staminalità dei diversi tipi di cellule tumorali. Il vantaggio della selettività dimostrata in questi studi è un elemento molto importante per ottimizzare l’efficacia del trattamento e pone le basi per una terapia innovativa sempre più precisa e personalizzata.

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A cura di: 
Redazione Divisione Biotecnologie
Ultimo aggiornamento: 24 Maggio 2024