Sono sviluppati, validati e applicati nuovi metodi e bioindicatori per la caratterizzazione dei potenziali effetti nocivi a livello molecolare, cellulare e funzionale, indotti da esposizioni croniche in ambienti di vita e di lavoro, o a seguito di incidenti. La ricerca si sviluppa in laboratorio su modelli sperimentali in vitro e in vivo, sul campo in gruppi di popolazioni mediante analisi di campioni biologici prelevati con metodi non invasivi, tramite banche dati epidemiologiche. Particolare attenzione viene riservata agli effetti genotossici, agli effetti sul sistema riproduttivo, agli effetti di tipo epigenetico
Metodi e indicatori molecolari di alterazioni epigenetiche nelle cellule germinali maschili (metilazione globale e gene specifica nel DNA, RNA non codificanti, modificazioni post-traduzionali negli istoni) sono messi a punto in modelli sperimentali, e valutati relativamente all’impatto di esposizioni ambientali e alle loro conseguenze sulla salute della progenie.
Sono indagati i meccanismi molecolari che danno origine ad alterazioni del genoma, con particolare riferimento alla specificità delle cellule germinali e della meiosi, anche utilizzando modelli murini geneticamente modificati nei pathways di riparazione del DNA.
L’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute in Italia è valutato mettendo in relazione la mappatura territoriale delle concentrazioni di inquinanti elaborata tramite modelli di diffusione atmosferica con gli indici epidemiologici ricavati da una banca dati di mortalità per causa contenente i dati censuari sulla popolazione residente e tutte le schede individuali di decesso a partire dal 1980 (fonte ISTAT) disaggregate su base comunale.
Il laboratorio offre le proprie capacità di analisi citogenetica di danno cromosomico in linfociti di sangue periferico (aberrazioni, micronuclei) per la valutazione del rischio cancerogeno derivante da esposizione ambientale o professionale a sostanze potenzialmente dannose. Marcatori di alterazioni del DNA, della cromatina e dell’epigenoma di spermatozoi sono utilizzati in studi di biomonitoraggio per la valutazione dell’impatto di fattori ambientali sulla salute riproduttiva.
Vengono sviluppati e validati biomarcatori per applicazioni in caso di emergenze Chimiche, Biologiche, Radiologiche, Nucleari, con caratteristiche di affidabilità, velocità di risposta, elevate prestazioni, costi contenuti che ne consentano il rapido utilizzo su larghi segmenti della popolazione per l’iniziale “triage” necessario alla pianificazione dei successivi interventi medici.