I composti bioattivi del fico d’India come radioprotettori naturali
Uno studio ENEA ha valutato gli effetti dell’estratto di Opuntia ficus-indica su linfociti umani esposti a radiazioni ionizzanti.
Un team di ricercatori della Divisione SSPT-BIOTEC, in collaborazione con SSPT-AGROS e NUC-IRAD, ha studiato il potenziale radioprotettivo della mucillagine estratta dai cladodi, le foglie del fico d’India (Opuntia ficus-indica). L’estratto, ricco di polisaccaridi bioattivi e composti antiossidanti, è stato applicato come pretrattamento prima dell’esposizione delle cellule ai raggi gamma.
Lo studio, pubblicato sulla rivista The European Physical Journal Plus, ha dimostrato come l’estratto di Opuntia sia in grado di proteggere in maniera significativa i linfociti dal danno cromosomico indotto dalle radiazioni ionizzanti. L’effetto protettivo è stato valutato tramite il test del micronucleo, una tecnica consolidata per quantificare il danno genotossico, eseguita con un metodo semiautomatico grazie alla piattaforma di scansione e analisi Metafer. Nelle cellule trattate con la mucillagine di Opuntia è stata osservata una riduzione significativa della formazione di micronuclei indotti da raggi gamma, rispetto ai controlli non trattati e irraggiati.
Questi primi risultati indicano che l’estratto di Opuntia, ottenuto dagli scarti di potatura del fico d’India, rappresenta un promettente candidato come agente radioprotettivo naturale grazie ai suoi composti bioattivi, con potenziali applicazioni in campo clinico e radiobiologico.

