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L’esposizione a radiofrequenze può essere nociva per la riproduzione e lo sviluppo prenatale?

WHO & SSPT TECS

Per rispondere a questa domanda ENEA coordinerà un team internazionale di esperti in un progetto di studio sistematico della letteratura scientifica finanziato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. 

L’uso di tecnologie a radiofrequenza è sempre più pervasivo nelle società maggiormente industrializzate. Negli ultimi 40 anni, molti studi sperimentali sono stati condotti per accertare eventuali effetti nocivi per la salute. Purtroppo, la difficoltà di disegnare ed eseguire difficili esperimenti nelle condizioni più rigorose ha condotto a risultati talora controversi e non è stato ancora possibile raggiungere un’opinione definitiva, condivisa a livello internazionale.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità coordina un progetto che vede coinvolti 9 team internazionali impegnati in una valutazione trasparente ed oggettiva delle evidenze scientifiche nei diversi campi, dalla cancerogenesi all’infertilità, attraverso una metodologia standardizzata e accettata internazionalmente.

La Divisione Tecnologie e Metodologie per la Salvaguardia della Salute di ENEA guida un team di 12 esperti, 6 dei quali afferenti ai suoi Laboratori e 6 afferenti a prestigiose istituzioni straniere del Regno Unito, Paesi Bassi, Canada, Cina e Australia. Gli esperti, che comprendono biologi molecolari, tossicologi ambientali, ingegneri condurranno una valutazione sistematica e una sintesi degli studi sugli effetti delle radiofrequenze sul sistema riproduttivo maschile e sullo sviluppo prenatale, condotti su animali da laboratorio o campioni di seme umano.

I risultati dello studio sono attesi per la seconda metà del 2021.